Impresa Sociale e Social Venture Capital - L’intervento di Tomaso Marzotto Caotorta


Il relatore ci ha introdotto in alcune terminologie per alcuni nuove, iniziando con il concetto di Venture Capital(ist), una figura di investitore che entra (in termini finanziari ed organizzativi) in un progetto – nel quale crede - allo stadio iniziale per accompagnarne lo sviluppo. Aggiunge valore accelerandone lo sviluppo con interventi prevalentemente organizzativi e non solo di capitale. Si differenzia da un investitore tradizionale in quanto non punta a prendere il controllo della Azienda, dalla quale anzi uscirà dopo un periodo limitato.
Ha parlato della Associazione (IBAN) di cui è Segretario Generale che ha proprio l’obiettivo di valutare progetti ‘in nuce’ nei quali gli associati potranno entrare dalla fase iniziale – Seed, seme – o allo  Start Up vero e proprio come finanziatori (lo ha definito anche  Capitale di Rischio Informale), apportando anche tutta la esperienza organizzativa necessaria ad un avvio efficacie. Si tratta di investimenti ridotti (30.000-300.000€) che , per l’investitore, non rappresentino una porzione troppo alta della sua liquidità.
Entrare ‘per passione’ e per .. guadagnare per poi uscire (1-3 anni) e ricominciare una nuova avventura.
Quando si aggiunge il termine ‘Social’ si sta operando su progetti che hanno questo target, cambierà la ‘passione’ ma non la filosofia generale.
Ha poi parlato del (difficile) equilibrio tra Profit in senso lato (visto ancora come ‘aggressivo’ se associato alla parola Venture) e l’approccio (al Sociale) di tipo Caritatevole (charity), accennando al tema del No Profit, dietro il quale molte volte si nascondono operazioni che nulla hanno di Sociale (ha accennato alla vicenda  Monte Tabor, come esempio di ‘banditismo’).
Questo ha comportato un forte irrigidimento delle autorità pubbliche nei confronti del Terzo Settore.
Fondamentale che alla valenza sociale si  aggiunga una cultura ‘economica’
E’ stato poi proiettato e commentato un primo video di un progetto (Eye Assistant) da loro premiato che nasce da un gruppo di ricercatori della Università di Trento, Laboratorio di Multimedialità che ha come obiettivo la commercializzazione di  un software da loro sviluppato che consente di gestire un PC con il solo movimento degli  occhi. Non è un’idea nuova, ma qui si tratta di una soluzione low cost che, utilizzando prodotti hardware standard, divide per 10 il costo della soluzione, consentendo una vita più attiva, ad esempio,  a coloro che sono affetti da malattie neurodegenerative.
Un aiuto a chi non sa leggere .. nel terzo mondo è l’obiettivo di un secondo progetto rivolto anche ai nostri immigrati e  che consiste nella realizzazione di materiale divulgativo visivo (sotto forma di fumetti e tecniche simili) per ‘parlare’ ai più piccoli o a coloro che non sono in grado di ‘leggere’, vuoi in lingue diverse, vuoi per mancanza di scolarizzazione. Il contenuto? dal materiale sanitario, al gioco, alla istruzione. Idea molto bella! Qui si può vedere il  video.
La domanda ai Lions è chiara: se, come, cosa fare in un caso come questi: intervenendo sul progetto, sulla sua pubblicizzazione, sulla .. acquisizione di prodotti, ..
Alcune parti in video del suo intervento  sono visibili QUI  

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